Il Cammino Celeste
Iter Aquileiense
Il “Cammino Celeste” o’”Iter Aquileiense”, è un itinerario ideato grazie all’iniziativa di un gruppo di persone appartenenti a diverse associazioni, accomunate dal desiderio di essere dei pellegrini, donne e uomini che per qualche giorno lasciano la loro vita ordinaria per trasformarsi in viandanti, tra loro molti hanno vissuto l’esperienza del Cammino di Santiago di Compostela.
Il Cammino Celeste, percorso per la prima volta nell’estate 2006, è composto da tre itinerari aventi origine in tre località particolarmente significative per la storia e la tradizione di fede di queste terre di confine: Aquileia in Italia, Brezje (santuario mariano presso Kranj) in Slovenia e Maria Saal a nord di Klagenfurt, località importante per la storia della Carinzia. I tre percorsi accompagnano i pellegrini camminatori fino al punto di incontro presso Camporosso, prima dell’ultima salita sulla tradizionale “via dei pellegrini” fino agli oltre 1760 metri di Monte Lussari.

Itinerario Austriaco
Il ramo austriaco dell’Iter Aquileiense conduce i pellegrini da Maria Saal a Monte Lussari, attraverso la meravigliosa Carinzia, passando per Klagenfurt, Maria Worth, Arnoldstein, Coccau, Tarvisio e Camporosso.

Maria Saal (luogo di partenza)

Maria saal Sulla collina di Saal, nelle vicinanze di Klagenfurt, in una chiesa consacrata alla Madonna, ha sede il più antico centro del culto mariano della Carinzia.
Nel VII secolo, sulle rovine di un tempio pagano, dedicato alla dea della fecondità, l’evangelizzatore S. Modesto costruì una chiesa cristiana, che, durante tutto il Medioevo, servì come luogo di incoronazione dei Conti della Corinzia. Nel 1425 divenne santuario mariano, quando vi arrivò, probabilmente dall’Italia, l’attuale statua della Madonna col Bambino.
La tradizione vuole che durante il suo trasporto i cavalli, giunti nei pressi del santuario di San Modesto, non volessero procedere oltre. Un segno avrebbe avvertito i pastori di collocare la statua in quel posto.
Dopo l’incendio del 1669, l’edificio fu ricostruito in stile gotico ed assunse l’aspetto attuale di una vera e propria fortezza con due torri e tetto ad alti spioventi.

 

Santuario Monte Santo di Lussari (luogo di arrivo)

Dal Monte Lussari (1790 m) l’occhio può ammirare uno stupendo scenario naturale di cime svettanti e maestose. Oltre ad essere luogo d’interesse naturalistico, esso è anche un Santuario, Il Santuario che accomuna il ceppo etnico slavo, italiano e tedesco. Già nel 16° secolo il Monte era meta di pellegrinaggi dei tre popoli.
Secondo un’antica tradizione, nell’anno 1360 sul Lussari un pastore di Camporossso smarrì le sue pecore, che ritrovò poco dopo inginocchiate attorno ad un cespuglio di pino mugo. Con grande meraviglia egli si accorse che al centro del cespuglio si trovava la statuetta di una Madonna con Bambino. Egli la prese, la portò a valle e la consegnò al parroco di Camporosso. La mattina seguente però la statuetta venne trovata nuovamente sul Lussari, attorniata dalle pecore inginocchiate. Tale episodio si ripeté ancora una volta. Il parroco quindi informò del fatto il Patriarca di Aquileia; questi ordinò che sul luogo in cui venne ritrovata la statua venisse costruita una cappella. Della cappella originaria non vi sono più tracce; essa venne sostituita nel 1500 dal coro attuale, tutto in pietra, compresa la volta. Nel 2010 è stato celebrato il Giubileo dei 650 anni.