Visita al Santuario di Montserrat
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19 luglio 2015
Trasferimento: Puente la Reina- Pamplona - Barcellona
Con gli zaini pronti ma, da non caricare sulle spalle, noi ora turigrinos aspettiamo il taxi davanti all'Albergue mentre si stanno già incamminando sin dalle prime luce dell'alba i “poverelli” pellegrini. Francesco si rivolge ad una ragazza che passa a qualche metro da noi chiedendo qualcosa (non so cosa e in quale lingua) alchè la ragazza lancia un sorriso accompagnato da un cenno di capo; con smisurata soddisfazione il già pellegrino afferma:” avete visto? Qui capiscono bene il catalano!” il particolare non secondario è che la ragazza è italiana!! Il primo imprevisto odierno è alla stazione ferroviaria di Pamplona. L'addetto ai biglietti, suo malgrado, è costretto a tarpare i nostri piani; il treno veloce per Barcellona è pieno, non ci sono cinque posti, il successivo in ordine cronologico lo rifiutiamo per l'esorbitante costo. Ci orientiamo sul treno regionale per Saragozza e da lì, dopo 15 minuti prendere un ulteriore regionale; il tempo stimato di viaggio è sulle otto ore senza possibilità di pranzo. Francesco si ostina a chiedere lo sconto per i non più giovani pellegrini bloccando lo sportello e di conseguenza la fila si allunga sempre più rendendo ansiosi i successivi viaggiatori per l'impossibilità di acquistare il biglietto per gli imminenti treni in partenza, a loro soccorso la provvidenziale apertura di un secondo sportello. Stazione di Saragozza, una corsa frenetica contro il tempo alla ricerca del giusto binario dove prendere la coincidenza, entriamo di slancio nel corridoio che porta alla piattaforma dove è annunciata l'imminente partenza del treno per Barcellona; stranamente dobbiamo sottoporre gli zaini al controllo del metal detector e poi al check successivo l'addetta ci respinge indietro. Cerchiamo di capire cosa accade, mostriamo il biglietto agli addetti di servizio, poliziotti, punto informativo etc. la comune risposta è che nessuna sa da dove parte il nostro treno!! Per fortuna, qualche istante dopo scopriamo l’arcano, l'assegnazione della piattaforma ai treni regionali viene ufficializzata qualche minuto prima della partenza in base alle contingenti disponibilità dei binari liberi. Il lento avvicinamento verso la città di Barcellona permette di: ammirare la presenza di decine di nidi di cicogne posti su tralicci lungo la linea ferroviaria; registrare l'attraversamento di un territorio arido e desolato, assente di case a perdita d'occhio, assolato, ricco di dune dove da un momento all'altro potrebbe apparire qualche diligenza, cowboys, pistoleros in agguato secondo i più classici “spaghetti western”, manca solo il serbatoio di rifornimento d'acqua per il treno a vapore. Il treno costeggia la costa da Tarragona, cittadina turistica balneare alle porte del capoluogo catalano. Le affollate spiagge sono principalmente libere con ombrelloni messi qua e là senza l'ordine militare dei nostri chalet. E' pomeriggio inoltrato, siamo pronti per la “movida lungo la Rambla” dopo esserci assicurati di lasciare i documenti in Hotel e messo i pochi soldi rimasti nel fondo delle tasche per prevenire l'attività molto praticata e redditizia di chi ha la mano lesta. La città sprizza di gioventù e la Rambla ne è l'emblema con una fiumana di popolo che va su e giù per più di un chilometro tra bar, ristoranti, bancarelle, mimi, fino allo spiazzo antistante la banchina dominato dall'imponente monumento a Cristofero Colombo la cui statua, con la mano tesa verso il mare, sovrasta il tutto dalla sommità della colonna; il passeggio prosegue fin dentro il porto su una via che è un pontile ondulato di legno dotato di passerella mobile a rotazione. Più di questa marea ondeggiante e rumorosa la cosa interessante è la visita alla Cattedrale, ricca di storia che si affaccia su una piazza laterale alla via del passeggio. E' ormai sera, i morsi della fame incominciano a farsi sentire, la rinomata “paella” innaffiata da boccali di birra è il premio che corona questa giornata turistica più faticosa di km e km sotto il cocente sole con zaino in spalla.